TAG@TSU - 2018

10 Febbraio 2018

C'era un sacco di gente ... cercatevi nelle foto :-D





Scrive Lo Zio Marco
iniziamo con i report
premetto che son rimasto soddisfatto del giro soft, ho potuto guidare rilassato e guardarmi intorno,
tra i ricordi stampati in memoria un bellissimo albero col portamento di un cedro e col colore di ginepro, un agave impressionante per dimensioni , da lontano mi era sembrato di vedere decine di curve di guardrail
contorti buttati giù dalla strada, incuriosito quando sono arrivato vicino ho visto queste foglie grossissime e lunghe di agave che dal peso pendavano giù nella scarpata, poi una bellissima radura verde baciata dal sole mattutino in mezzo alle montagne col gaio torrente e l'ovile, ho pensato all'attaccamento che doveva avere il pastore per quell'angolo di paradiso che conosceva da sempre; poi il ricordo di San Niccolò Gerrei vista dall'alto di una tagliafuoco, bellissimo ma preoccupante per il dislivello che pareva superiore alla distanza dal paese e si doveva scendere giù .....poi per fortuna tutto ok, ma pendenza notevole che nessuna strada asfaltata ha mai avuto...figuriamoci farla col fondo di terra sbricciolosa.....
Chiedo al gruppo di entrare a San Niccolò, non l'avevo ancora mai vista, sosta caffè , ottimo anche col cioccolatino nel piattino, il caffè lo prendiamo solo in tre, tutti gli altri fuori un po' intirizziti, esco e chiedo, ma il caffè non lo prendete? ...risposte, il caffè fa male
.........al che ho ricordato che fa più male cadere in moto che un caffè ...ah...ah....
Faccio il giro del paese in moto e ritorno al bar , tutti pronti a partire, stradone deserto, parto ultimo mi giro a sx e vedo un avventore del bar che guarda, a dx in alto da un balcone un uomo si sporge per guardarci partire.......prima-seconda-brom-brom-brom-brom-monoruota
spero che gli spettatori si siano divertiti ! Poi il pranzo, spettacolare, buone le cozze gratinate , e poi il piacere di rivedere tanti compagni di uscite e con alcuni non ci vedevamo da quasi 10 anni!!! tutti sorridenti e contenti, ed anche il TTeddu era contento, gonfio di orgoglio dei complimenti fattigli da Cesare
Bellissima giornata,
Grazie a tutti !!!
Ciao,
Marco




Scrive DaniloDRZ:
E si, è andata bene, se alcuni amici non avessero avuto problemi di salute o familiari si sarebbe verificata la combinazione astrale del massimo culo possibile.
L'anno scorso qualcuno, non faccio nomi ;-), mi fece notare che i percorsi delle tagatsu sono pensati per gli scapestrati e solo dopo si aggiungono, forzatamente, una serie di varianti per chi vuole endurare più in tranquilla, ottenendo come risultato un giro anonimo.
Questa volta abbiamo capovolto il postulato. Prima ci siamo cercati un bel giro di enduro, con tratti inediti dove oltre all'andare in moto ci fosse anche una goduria per gli occhi, poi abbiamo aggiunto i percorsi più impegnativi per le manette. La formula ha funzionato.
Lo scopo della tag@tsu e di fare una rimpatriata dei polverosi ichnusa e degli amici dei polverosi, il percorso è solo un pretesto per il convivio.
Per la cronaca c'erano 27 moto.
Ho raccolto foto scattate da tanti e vari filmatini.
"https://photos.app.goo.gl/wahQ0C2Af9YnZn9Z2"


Grazie a tutti.
Danileddu




Scrive Peppe:
Come ha detto Danilo, la tagatzu di quest'anno prevedeva due giri autonomi, uno più scorrevole l'altro con qualche pizzico di pepe.
Danilo ha scelto di fare da guida al gruppo composto da Marco, DaniloRR, Serjek, Emiliano, Bruno, Enrico, Franco e al rientro in pista Danix!
L'altro gruppo, pieno di smanettoni, contava: Mangiuffo, Marcello, Marco Melis e un suo amico sempre Melis, Mirco, Sergio Poli, Sergio Melis, Luca Pintore, Nicola, Paolo, Maurizio, Cesare, Giampaolo e Sergio Puddu. A fare da scope del secondo gruppo io e Giorgio, a cui si aggiungono Paolo e Maurizio.
Si parte quasi puntuali, il nostro gruppo scende verso Dolianova dopo poco risaliamo verso il classico sentierino di monti nou. Puntiamo poi verso Serpeddì risalendo il single molto esposto che sbuca nella sterrata per le antenne. Da lì puntiamo a nord verso Genis direzione dente del diavolo. Il gruppo è veloce, tirato da Mangiuffo che a fatica riesce a tenere a bada gli indemoniati che lo seguono
Dopo una piccola sosta in coda per sistemare col fil di ferro il paramotore di Sergio, riprendiamo la il resto del gruppo nella scogliera del dente del diavolo, sotto monte Genis, tutti passano senza problemi e sempre a gran ritmo ci dirigiamo verso il clou del giro, il rio Screra. Dopo una serie di sentieri e sterratini veloci sbuchiamo sull'asfalto, siamo leggermente staccati dal resto del gruppo e davanti c'è Maurizio che non nota il bivio e prosegue imperterrito in direzione sbagliata portandosi dietro Paolo. Io e Giorgio ci fermiamo ad aspettare, confidando che si sarebbero accorti presto dell'errore, così è stato anche se non poprio presto, 15 minuti! Il resto del gruppo era ormai perso, continuiamo tranquilli, incrociamo il punto in cui ci eravamo dati appuntamento con il gruppo di Danilo ma erano evidentemente già passati, perciò non ci fermiamoe puntiamo verso il rio. Il percorso è molto impegnativo ma divertente, si cammina sulla roccia viva o in acqua nel letto del fiume, sul finire riagganciamo la coda del gruppo e usciamo senza grossi problemi sull'asfalto. Bersaglio successivo "l'ascensore" un salitone di pietre smosse e gradoni rocciosi. Alla base della salita ritroviamo anche il gruppo degli scorrevoli, mentre il resto del nostro gruppo era ormai passato, qualcuno si butta nel salitone, io e gran parte degli altri lo aggiriamo per la facile sterrata. Ci dividiamo nuovamente, ma stavolta si uniscono a noi Serjek ed Emiliano, riamane ormai solo la ripida tagliafuoco poco a sud di San'Andrea Frius e il "buco di culo" angusto sentierino in mezo al bosco. La taglia fuoco viene molto apprezzata e viene fatta più volte in salita a gas spalancato e in discesa, il grip è eccezionale.
Pochi chilometri ancora e siamo di rientro all'agriturismo.
Siamo in anticipo di almeno un'ora sul previsto, siamo andati veloci ma soprattutto non abbiamo avuto nessun inconveniente degno di nota.
Da qui chiacchere saluti, racconti.
Al pranzo ci raggiunge Alberto, mentre da purtroppo forfait Luca Becciu.
Insomma, al di là del giro, comunque divertente e interessante, è stata unabellissima occasione per rivederci tutti assieme.
sarà difficile rimettere assieme tante persone, ma ci proveremo



Alcune FOTO: